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Lavorare in banca ( cap 2 )


di chiara94
04.09.2024    |    1.297    |    82 8.0
"Al improvviso entra Giuseppina , e viene al mio tavolo:" Paolo, ma perché sei qui, a mangiare da solo? Così non conoscerai mai, i tuoi colleghi e le..."
Arrivo sotto casa di Elisa. Le faccio uno squillo.
Un minuto dopo, lei scende.
Mentre si dirige verso la mia macchina , la vedo intenta a trafficare, con il cellulare. Sicuramente, sta messaggiando con qualcuno.
Apre lo sportello , mi sorride , mi saluta e si siede.
Io ricambio e parto.
Decido di aspettare, che sia lei a parlare , ma è troppo intenta a messaggiare.
Dopo un minuto, addirittura la sento ridere.
Io continuo a far finta di nulla , tanto ormai il mio destino è segnato.
Ho cantato troppo presto vittoria.
È bastato il primo giorno di lavoro, e la mia fidanzata mi viene già portata mia.
Durante tutto il viaggio, di circa dieci minuti, io ed Elisa siamo due completi estranei. Lei non mi guarda , non mi parla , non mi considera.
Sono invisibile.
Lei è sempre a messaggiare con qualcuno , probabilmente con Vincenzo!
Arrivo davanti la filiale ed Elisa mi dice finalmente la prima frase:" Paolo, puoi andare tu, a cercare parcheggio? Cosi' io inizio ad entrare; fuori fa freddo, soprattutto a quest'ora!"
Io le rispondo: "Elisa, pero' potremmo mangiare una fetta di torta, al bar, prima di entrare al lavoro!"
Elisa mi risponde:" Paolo, assolutamente no! Ci tengo alla linea!"
Io, ormai sfinito, le rispondo:" va bene!"
Se glielo avesse chiesto Vincenzo, gli avrebbe risposto allo stesso modo?
Lei scende e la vedo entrare in filiale.
Io vado a cercare un parcheggio e poi decido di andare al bar.
A prendere un caffè.
Sto già pensando di licenziarmi.
Non potrò sopportare, a lungo, tale situazione.
Arrivo al bancone e dico:" un caffè!"
Prendo una bustina di zucchero , la scuoto e la verso .
Prendo la tazzina e mi guardo attorno.
Mi accorgo che, ad un tavolo, ci sono Elisa e Vincenzo, intenti a fare colazione.
Davanti ad Elisa, c'e un piattino, con una fetta di torta.
Elisa si accorge di me , e mi chiama.
Io rimango imbambolato, come se avessero spento il mio pulsante di accensione.
Ho ancora la tazzina di caffe', in mano; bevo il caffe', tutto d'un fiato; mi pulisco, con un fazzolettino, la bocca; e mi dirigo verso il tavolo, dove sono seduti, Elisa e Vincenzo.
Ma, all'ultimo, decido di aprire la porta, di uscire, di attraversare la strada, e di entrare in banca.
Vado alla mia postazione, tiro fuori il cellulare, entro nell'app di incontri, e decido di rendere il mio profilo,nuovamente visibile.
Inizio ad accendere il pc, compilo due fogli e scrivo un'altra cosa; per poi essere pronto, per accogliere il primo cliente.
Ma prima, mando un messaggio.
Intanto vengono verso di me, Elisa e Vincenzo.
Vincenzo mi dice:" Paolo, puoi venire un attimo , nel mio ufficio?"
Io gli rispondo:" Certo, dottore!"
Anche Elisa, viene con noi.
Entriamo nell'ufficio di Vincenzo, il quale dice di sederci , ad entrambi!
Vincenzo mi dice:" Paolo, prima ti sei arrabbiato, perche' ho chiesto ad Elisa, di farmi compagnia, mentre facevo colazione?"
Io gli rispondo:" Dottore, non la prenda male. Ma e' una cosa, di cui preferisco parlare esclusivamente, con la mia ragazza!"
Elisa e Vincenzo si guardano e Vincenzo mi dice:" Va bene, vi lascio soli! Prendetevi tutto il tempo, che vi serve!"
Vincenzo esce dalla stanza.
Elisa mi dice:" Paolo, forse ci siamo capiti male. Io ti ho detto, che ho accettato la tua proposta di conoscerci meglio, ma non ti ho detto, che sono la tua ragazza. Praticamente non ti conosco, non siamo mai usciti assieme! Come potrei essere la tua ragazza?"
Io le rispondo:" Ok, sei stata chiarissima! Amici come prima. O meglio, colleghi come prima! Abbiamo finito?"
Elisa mi dice:" Paolo, aspetta! Non dare sentenze. Ti ho detto che ho piacere di conoscerti meglio, e ti confermo questa cosa. Ovviamente, volendo conoscerti meglio, non mi metto ad uscire, con altri ragazzi! Non sono cosi' stronza!"
Io le rispondo:" Elisa, ho sbagliato io, a pensare che tu fossi la mia ragazza! Equivoco chiarito. Ma avrei dovuto immaginarlo, dopo come ti stai comportando, da ieri! Pero', credo e spero che , tra noi due, ci potra' essere comunque una bella amicizia!"
Elisa mi risponde:" Paolo, come mi sto comportando, scusa?"
Io le rispondo:" Ne vuoi veramente parlare, Elisa?"
Elisa mi risponde:" Certo, Paolo!"
Io le dico:" Innanzitutto, sei andata a mangiare coi colleghi, lasciandomi da solo, come un barbone!"
Elisa mi risponde:" Paolo, ero arrabbiata con te. Quando sono tornata al lavoro, non ero gia' piu' arrabbiata. Se ben ricordi, ti ho invitato a prendere una cioccolata, dopo il lavoro!"
Io le rispondo:" Va bene. Giustificazione accettata! Poi, pero', non sei tornata con i tuoi colleghi, ma sei scomparsa con Vincenzo!"
Elisa mi risponde, sorridendomi:" Ecco il motivo, per cui non mi hai mandato la buonanotte! Paolo, Vincenzo mi ha chiesto di accompagnarlo alla macchina, perche' doveva cambiare il tagliando del parcheggio! Tutto qui!"
Io le dico:" Anche questa, la accetto! Poi pero', in banca, sei scomparsa per due ore!"
Elisa mi risponde:" Paolo, ero al primo piano. Stanno valutando di mettermi alla consulenza!"
Io le dico :" E come mai?"
Elisa mi risponde:" Paolo, non me l'hanno detto. Ma ti sembra che, il primo giorno di lavoro, io possa fare una domanda simile?"
Io le dico :" Quindi non eri nell'ufficio di Vincenzo?"
Elisa, ridendo, mi risponde:" No!"
Io le dico:" Poi io sono andato da Vincenzo, a chiedere dove eri, per accompagnarti a casa! E lui mi ha detto , che tu saresti tornata, con qualcuno di loro!"
Elisa mi dice:" Paolo, ma non e' andata cosi'. Vincenzo mi ha chiamata sul cellulare e mi ha detto che tu mi cercavi, per chiedermi se avevo bisogno di un passaggio. Io gli ho detto di dirti, che sarei stata ancora impegnata, per una mezz’ora. E lui mi ha detto, che mi avrebbe accompagnata a casa, qualcun'altro! Nessun complotto, Paolo! Poi avevo il cellulare, perche’ non mi hai mandato un messaggio, direttamente tu, senza chiedere ad un intermediario?"
Io le dico:" Due domande, Elisa! Ma Vincenzo, come mai ha il tuo numero di cellulare? E chi ti ha portata a casa?"
Elisa mi dice:" Paolo, ma sei impazzito? I responsabili hanno il nostro numero di telefono. Vincenzo mi ha accompagnata a casa!"
Io le dico:" Vincenzo ha fatto il furbo. Ha voluto mettermi, volontariamente, fuori gioco!"
Elisa si mette a ridere e mi dice:" Per un passaggio a casa? Paolo, ma sei serio?"
Le dico:” Ti ha solamente baciata o siete andati oltre?”
Elisa, ridendo, mi rispose:” Paolo, ultimamente hai visto un film porno, dove un collega accompagna a casa, la fidanzata di un altro? Perche’ non e’ possibile, che tu mi chieda una cosa simile!”
Io le chiedo :” Cosa sarebbe irreale, Elisa? Uno che ti limoni, sotto casa tua?”
Elisa mi dice:” No, Paolo. Pero’, per aver solamente aver accettato un passaggio a casa, mi sembra un po’ forzata la cosa!”
Io le dico:" Elisa, perche' non mi hai scritto, per la cioccolata?"
Elisa mi dice:" Paolo, ma sei tu il ragazzo, a me piace essere cercata. Se non mi cerchi, penso che tu non abbia piacere, a passare il tempo con me!"
Io le dico:" Elisa, negli scorsi giorni, abbiamo parlato pochissimo, su whatsapp! Ieri sei stata collegata, per tutto il pomeriggio! Poi, per quattro ore, non ti sei piu' collegata, e poi, da mezzanotte alle due, ancora sei stata nuovamente on line!"
Elisa mi dice:" Paolo, non ti sembra di esagerare? Sembri uno stalker! Ho amici, amiche, parenti, con cui mi scrivo!"
Io le dico:" Sono d'accordo! Ma perche', negli scorsi giorni, ti sei collegata solamente per il buongiorno, come stai, buon pranzo, buonanotte? "
Elisa mi dice:" Paolo, scusa, ma mi controlli?"
Io le rispondo:" No, ma se io ti scrivo, e tu mi rispondi cinque ore dopo, non penso che tu sia entrata su whatsapp. O sbaglio?"
Elisa mi risponde:" Posso sapere cosa pensi, Paolo?"
Io le dico:" Penso che non ti piaccia parlare con me, Elisa!"
Elisa mi risponde:" Paolo, va bene, ti scrivero' piu' spesso. Su questo, ti do ragione! Durera’ ancora a lungo, il terzo grado?"
Io le rispondo:" E' quasi finito. Ieri sera sei uscita ,Elisa?"
Elisa mi risponde:" No, ho guardato un film , alla televisione! Mi piaceva, e non ho piu’ guardato il telefono! E aspettavo, che tu mi scrivessi, ma non l'hai fatto. Come non ti ho scritto io, non l'hai fatto tu. E , per me, e' sempre il ragazzo, che deve scrivere, per primo!"
Io le dico:" Questa mattina poi, in macchina, hai guardato, per tutto il tempo, il cellulare, senza parlarmi!"
Elisa mi dice, alzando la voce:" Paolo, se tu non parli, io guardo il cellulare! Tu hai parlato? Non mi sembra! E allora, cosa vuoi da me?"
Elisa ha sempre la risposta pronta e mi sta mettendo in difficolta'.
Le dico:" Elisa, ultima domanda. Ti ho invitata al bar, a prendere una fetta di torta, e mi hai detto di no. A Vincenzo, hai detto di si'!"
Elisa mi risponde:" Paolo, ho sbagliato. Hai ragione. Ma mettiti nei miei panni. Il mio diretto superiore mi chiede di fargli compagnia al bar, e gli dico di no? Tu, al mio posto, come ti saresti comportato? Ha insistito, affinche' io assaggiassi la torta! Ho mangiato un pezzettino di torta, il resto l'ha mangiata lui. Solamente che tu sei partito in quarta e, quando parti in quarta , temo che tu non ragioni piu'!"
Io le dico :" Elisa, va bene! Penso che, da questa conversazione, potremo fare tesoro, per il proseguio della nostra storia!"
Elisa mi guarda male e io mi correggo:" Conoscenza, volevo dire!"
Elisa mi dice:” Paolo, abbiamo finito?”
Io la guardo e le dico:” Si. Tu cerca pero’, di tenere lontano Vincenzo, da te!”
Elisa mi dice:” Paolo, tu non mi puoi dire, cosa devo e cosa non devo fare. Non sei il mio ragazzo!”
Io le dico:” Ok, fai cosa vuoi, ma io mi faccio da parte!”
Elisa mi dice:” Paolo, sai quale e’, la verita’? Tu vuoi solamente scoparmi e poi mollarmi!”
Io le rispondo:” Elisa, io voglio scoparti, ma non mollarti! Tu invece vuoi scopare con Vincenzo! Addio!”
Ed esco dall’ufficio, senza guardarla.
Incrocio Vincenzo, facendo finta di niente.
Vado alla mia postazione e inizio a lavorare.
Subito dopo, arriva anche Elisa.
Mi accorgo , con la coda dell’occhio che, ogni tanto, Elisa mi fissa.
All' ora di pranzo, decido di andare a mangiare, da solo, al bar.
Non posso andare in pizzeria.
Troverei Elisa e Vincenzo , e non sono dello spirito giusto , per farmi umiliare.
Ordino un panino e una bottiglietta.
Questa volta decido di mangiare, dentro il bar.
Al improvviso entra Giuseppina , e viene al mio tavolo:" Paolo, ma perché sei qui, a mangiare da solo? Così non conoscerai mai, i tuoi colleghi e le tue colleghe !"
Le rispondo:" ho già tanti amici ed amiche , non me ne servono di nuovi!"
Lei mi dice :" ho parlato nuovamente con Elisa !"
Io le dico:" Ancora ? Comunque non voglio sentire nulla ! "
Lei mi dice :" Paolo, ti dico solamente due cose: la prima, è che non puoi pretendere, che Elisa non parli con il suo diretto superiore . È un atteggiamento infantile. La seconda, anche se credi di aver ragione, e’ di non dare mai della puttana ad una ragazza , o passi immediatamente dalla parte del torto "
Io le rispondo:" ok , chiedile scusa da parte mia !"
Lei mi risponde:" No, Paolo. Le scuse gliele devi fare tu !"
Io le rispondo:" va bene, dopo gliele faccio, in filiale!"
Giuseppina mi dice:" Pero' vieni a mangiare con noi, al limite prendi solamente una fetta di torta.”
Io le rispondo:” Ho la nausea, solamente a sentire parlare, di una fetta di torta!”
Giuseppina mi dice:” Pero’ Paolo, facendo cosi', ti rendi solamente antipatico a tutti. Sembra che ti credi superiore e che non vuoi stare con noi, perche' non siamo alla tua altezza!"
Io le rispondo:" Voi donne siete brave, a girare le cose, come meglio convengono a voi. Tu sai benissimo, perche' sono qui, solo come un cane! Comunque vengo, non c'e' alcun problema!"
Pago il conto e la seguo.
Arriviamo dentro il locale e ci dirigiamo verso il tavolo dei miei colleghi.
Saluto tutti, e mi accorgo di una cosa: mancano Elisa e Vincenzo.

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